L'apporto della letteratura ai temi educativi (approvazione: 2009)

Docente Proponente: Anna Storti.
Partecipanti: Bianca Grassilli, Anna Storti, Salvatore Di Pasqua.

Descrizione;
Il progetto si propone di guardare ai temi educativi partendo da un ottica prevalentemente letteraria. L’idea di un simile approccio è radicata sicuramente  nelle ricerche di chi in anni più o meno recenti ha attribuito alla omanda sul senso della letteratura una più vasta risonanza rispetto ai confini disciplinari, ma trova anche stimolo in quegli autori che,  da differenti prospettive, hanno già provato ad intrecciare la letteratura con la pedagogia. Questo avoro ha dunque diversi debiti, ma prova a spingersi oltre la riflessione teorica per fornire qualche indicazione di approfondimento orientato alla pratica.
La considerazione preliminare è che il campo letterario genera interesse per lo studioso di altra natura (in particolare di scienze dell’educazione) proprio attraverso le sue più intrinseche prerogative.  Se è vero che la scuola è un topos letterario ricorrente e che alcuni momenti scolastici finiscono per assumere nei racconti un forte valore introspettivo e paradigmatico, è anche vero che il contributo che le discipline letterarie possono dare alle scienze dell’educazione non si ferma al piano dei temi comuni.
E’ la componente narrativa in sé, come è stato da varie parti osservato,  a sollecitare la  riflessione pedagogica aprendo la strada a nuovi indirizzi di ricerca. La vocazione “formativa” della letteratura (in particolare del romanzo) prescinde dunque da un rapporto diretto con i temi educativi; è prima di tutto intrinseca, legata cioè alla sua semplice esistenza e alla forma che essa assume nei diversi periodi storici.  L’obiettivo peculiare che ci si pone con questa ricerca è dimostrare in che senso e in quale misura la letteratura può diventare una forma particolare di “tirocinio” che favorisce la formazione dell’insegnante.
La ricerca vorrebbe concludersi con una bibliografia “tematica” (Leggere di scuola) che è forse la parte del progetto in grado si sollecitare maggiormente chi insegna. Essa vorrebbe estendere  la biblioteca ideale del docente “aggiornato” a libri che non sono immediatamente riconducibili alla dimensione professionale e non forniscono indicazioni di procedure, ma lasciano al lettore il compito di tradurre in una tecnica, o meglio, di completare la sollecitazione ad agire.
Si vuole sottolineare che una simile bibliografia (con brevi schede di presentazione delle singole opere e messa in evidenza del loro nesso col tema della scuola) rappresenta  una novità nel panorama scientifico italiano e può essere di particolare stimolo a ulteriori ricerche.  Lo strumento di valutazione prescelto per il progetto è la pubblicazione della ricerca, che si offre in tal modo al giudizio più ampio della comunità scientifica quale convalida dei risultati.