Valutazione della competenza clinica degli studenti in medicina: Implementazione del “Mini–Clinical Evaluation Exercise” (mini-CEX) in Medicina Interna (approvazione: 2009)
PROPONENTI
Gianni Biolo professore associato di medicina interna, docente di endocrinologia IV anno corso di laurea in medicina e chirurgia docente di medicina interna VI anno corso di laurea in medicina e chirurgia Indirizzo: Clinica Medica, Ospedale di Cattinara, Strada di Fiume 447, 34149 TRIESTE Tel: 040 399 4532; fax: 040 399 4593; email: biolo@units.it DIPARTIMENTO DI AFFERENZA Scienze Cliniche, Morfologiche e Tecnologiche.
Renzo Carretta professore associato di medicina interna, coordinatore IV anno corso di laurea in medicina e chirurgia DIPARTIMENTO DI AFFERENZA Medicina Clinica e Sperimentale e Neuroscienze Cliniche e Sperimentali.
DESCRIZIONE:
La valutazione dell’apprendimento rappresenta sicuramente il punto centrale del processo formativo e risulta, soprattutto in ambito clinico, particolarmente complessa. Questo processo, che deve essere il più possibile ggettivo, è complicato dalla variabilità di quattro elementi (9) correlati tra loro: (a) l’ambiente clinico; (b) il valutatore; (c) lo studente; (d) la persona assistita. Il “mini-clinical evaluation exercise” (mini-CEX) e un metodo breve e strutturato di valutazione diretta delle competenze cliniche di uno studente in medicina. E’ stato sviluppato circa 15 anni fa dall’ ”American Board of Internal Medicine” (ABIM) (13) in alternativa alla tradizionale presentazione in sede di esame teorico di un “caso clinico” precedentemente preparato dallo studente. Numerosi studi effettuati in molti paesi hanno confermato la validità e l’affidabilità di questo metodo nel valutare la competenza clinica degli studenti del corso di laurea in Medicina e di numerose scuole di specializzazione (1-7). Attualmente il mini-CEX è ampiamente utilizzato nell’area della formazione medica in quei paesi in cui la formazione è ad un livello avanzato (Canada, Stati Uniti, Inghilterra, Australia, Olanda, Francia, Germania, ecc.) dimostrando la sua efficacia anche per la valutazione delle clinical skill non solo in medicina interna ma anche in ambito della chirurgia e della terapia intensiva (1-7). In Italia non sono stati pubblicati fino ad oggi studi che ne sperimentano l’uso per la valutazione della competenza clinica degli studenti in medicina. Il Mini-CEX consiste nell’osservazione diretta da parte di un docente della “performance” clinica di uno studente impegnato in un caso clinico reale (paziente che acconsente alla valutazione) attraverso un percorso prestabilito (anamnesi, esame obiettivo, ipotesi diagnostica, proposta terapeutica, comunicazione guidata di informazioni al paziente) in un tempo predeterminato (20 minuti). Il docente fornisce un immediato feedback allo studente. Il Mini-CEX prevede che lo studente sia valutato periodicamente da docenti diversi e su casi clinici diversi.
Il Mini-CEX prevede la valutazione della competenza clinica secondo i seguenti parametri:
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Raccolta dell’anamnesi: il paziente viene messo nelle condizioni di descrivere il proprio problema clinico attraverso domande appropriate, finalizzate ad ottenere i dettagli necessari alla formulazione dell’ipotesi diagnostica. Il linguaggio dello studente è chiaro, appropriato alla personalità del paziente e rispettoso della sua riservatezza.
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Esecuzione dell’esame obiettivo: l’esame fisico del paziente è efficiente e segue un metodo rigoroso. Lo studente informa il paziente delle manovre che stanno per essere eseguite ed è attento al suo comfort e pudore.
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Rapporto interpersonale e professionalità: lo studente stabilisce con il paziente un efficace rapporto interpersonale basato su rispetto, fiducia, partecipazione e riservatezza.
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Giudizio clinico: in base alle informazioni ottenute lo studente propone una ipotesi di diagnosi differenziale ed indirizza le opportune analisi cliniche laboratoristiche e strumentali. Se appropriato, sono formulate iniziali ipotesi terapeutiche.
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Comunicare informazioni: opportunamente guidato dal docente lo studente comunica al paziente informazioni che possono riguardare aspetti educazionali di prevenzione primaria o secondaria, istruzioni per l’esecuzione di test diagnostici o implementazione di terapie, rischi e benefici di esami strumentali o terapie.
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Organizzazione ed efficienza della “performance” clinica: lo studente organizza il tempo a disposizione (20 minuti) secondo le priorità cliniche che emergono nel corso del MiniCEX. Questo aspetto sottolinea come l’organizzazione e l’efficienza siano elementi essenziali dell’atto clinico reale.
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Competenza clinica globale: media dei punteggi ottenuti nei 6 parametri considerati. (Vedi il modulo e le istruzioni allegati alla fine del presente progetto.).
Il docente, ad ogni valutazione, registra il proprio nome, la data, il nome ed anno di corso dello studente, la complessità del paziente (su una scala di 3 livelli, caso clinico semplice, media complessità, elevata complessità), l’ambiente dove avviene la valutazione (ambulatorio, corsia di ricovero) i minuti impiegati per la visita e quelli utilizzati per fornire il feedback allo studente. Il docente registra anche se il test ha maggiormente valorizzato la raccolta di dati clinici, la proposta diagnostica e terapeutica, la comunicazione al paziente.
Viene usata una scala di 9 punti per la valutazione di ciascuno dei 6 parametri di valutazione: da 1 a 3 il giudizio è inferiore alla media, da 4 a 6 il giudizio è nella media, da 7 a 9 il giudizio è superiore alla media. Si calcola quindi la media delle valutazione dei 6 parametri. Se qualcuno dei parametri non è stato valutato non viene conteggiato nella media.
Il docente e lo studente valutano la loro confidenza e soddisfazione con la il metodo di valutazione usando una scala di 9 punti: da 1 a 3 il giudizio è inferiore alla media, da 4 a 6 il giudizio è nella media, da 7 a 9 il giudizio è superiore alla media. La valutazione delle competenze cliniche mediante il Mini-CEX sarà effettuata a partire dalla fine del quarto anno di corso ed aiuterà gli studenti in medicina ad individuare precocemente i loro punti deboli ed a migliorare progressivamente l’approccio clinico al paziente in armonia con la crescita delle conoscenze teoriche. In questo senso,
Il Mini-CEX deve essere intrinsecamente formativo, avendo finalità prevalentemente di autovalutazione (8-13). Successivamente, le competenze cliniche in medicina interna saranno valutate mediante il Mini-CEX nel corso del V anno ed altre 3 volte durante il VI anno: all’inizio, a metà ed alla conclusione del corso integrato di medicina interna e genetica medica.