Testi scientifici al microscopio (approvazione: 2006)

L’immagine del microscopio è giustificata dal fatto che l’analisi dei testi che viene proposta si concentra su una serie di operazioni cognitive che sono sicure condizioni di una corretta  comprensione e sono caratterizzate sia dalla relativa complessità sia dalla natura automatica, non consapevole, della loro consueta esecuzione. Si tratta di operazioni sperimentalmente accertate con la ricerca psicocognitiva. La loro individuazione è risultata predittiva di una parte significativa delle difficoltà di comprensione degli studenti ed è quindi un passo importante nella progettazione sia delle spiegazioni sia delle verifiche formative. 
L’attività  che si propone agli insegnanti che siano impegnati nel primo biennio della scuola secondaria superiore è anzitutto una ricostruzione collegiale di quelle operazioni con la doppia collaborazione di un esperto di analisi psicocognitiva dei testi e di esperti delle discipline cui si riferiranno i testi che si sceglierà di esaminare.
L’obiettivo è di far acquisire agli insegnanti una specie di ‘occhio clinico’ per scoprire passaggi testuali la cui comprensione richieda quel tipo di operazioni complesse e non consapevoli che possono spiegare una parte significativa delle difficoltà di comprensione dimostrate dagli studenti. Successivamente si possono prevedere varie forme di applicazione dello ‘occhio clinico’ così acquisito:

  1. programmazione di ‘spiegazioni’ dei testi da parte dell’insegnante, che aiutino a risolvere i probabili problemi di comprensione identificati con l’analisi;
  2. analisi di registrazioni e trascrizioni di discorsi dell’insegnante autonomamente progettati, con lo scopo di verificarne la comprensibilità, e cioè di identificarvi eventuali richieste di integrazione o cooperazione cognitiva che possano risultare eccessivamente impegnative, almeno per gli studenti più svantaggiati;
  3. utilizzazione delle analisi testuali per impostare colloqui di verifica con gli studenti più problematici, sia per verificare le previsioni di difficoltà di comprensione, sia per identificare altre difficoltà, non prevedibili perché idiosincratiche, proprie di singoli allievi in singoli contesti specifici. In quest’ultimo caso possono essere applicate anche risorse metodologiche ricavabili da altri campi della ricerca psicologica, e precisamente dalla psicologia del pensiero e dalla tecnica del colloquio clinico.

Dopo la prima fase, di analisi dei testi e di acquisizione dei relativi strumenti psicocognitivi, si procederà a scegliere con gli insegnanti tra queste diverse possibili applicazioni.

Lucia Lumbelli, Dipartimento di Psicologia

Hanno dichiarato la loro disponibilità a collaborare al progetto i seguenti docenti:

Furio Finocchiaro (scienze della terra)
Emilia Mezzetti (scienze matematiche)
Roberta Nunin (scienze giuridiche)
Giancarlo Sannini (scienze della vita)
Luciana Zuccheri (scienze matematiche)

Gli incontri avranno luogo presso l’Università di Trieste ed avranno un ritmo che sarà in un primo tempo  bisettimanale ed in un secondo tempo mensile. E’ previsto un intenso uso della posta elettronica per lo scambio di materiali, di richieste e di suggerimenti.